martedì 6 dicembre 2016

“Il manoscritto" di Marco Raiti


Il nuovo romanzo di Marco Raiti, “Il manoscritto” l'ho trovato eccezionale e sorprendente. La protagonista è una giovane giornalista Francesca Fioravanti e rende la trama interessante. ti spinge ad andare avanti, a continuare fino a quando non ci si trova ormai coinvolti dalla storia. Il romanzo racchiude un mistero che riconduce al castello di Fosdinovo, presentato e descritto con tutte la sua storia e le sue leggende, e sono proprio le descrizioni a rendere magnifico il lavoro. Raiti sa dosare sapientemente sorpresa e suspense, quando pensi di aver capito cosa sta accadendo, sa “rigirare la frittata” e sorprenderti. Nonostante il thriller abbia molte cose in comune con altri libri di genere, Raiti sa regalare alla sua lettura quel qualcosa in più che stupisce. Il thriller è ben scritto e i personaggi sono molto curati, sia dal punto di vista psicologico che del loro background.
Formidabili i dialoghi interni, il dolore e il flusso di pensiero,  sono perfetti. Tanto da dare i brividi. E anche il continuo riferimento alla linea sottile che separa il bene dal male fa riflettere molto. Raiti torna spesso e volentieri sul tema. Senza mai annoiare.

Il finale poi, un susseguirsi di colpi di scena mai banali che si protraggono per decine di pagine. Davvero difficile riuscire a sorprendere con tanta continuità, ma lui ci riesce. E questo vuol dire che, all’interno del romanzo, è riuscito a disseminare molto bene una serie di indizi nascosti che aspettavano solo il finale per riaffiorare. Consigliato.
M.G.